Lavorazioni

Fosfatazione allo zinco

La fosfatazione allo zinco è un trattamento superficiale chimico che trasforma la superficie di acciai e ghise in un rivestimento microcristallino, composto da fosfati di zinco. Questo processo viene utilizzato per migliorare l’aderenza di successivi rivestimenti (come vernici o gomme), per aumentare la resistenza alla corrosione e per ridurre l’usura in applicazioni meccaniche.

Grazie alla natura porosa dello strato fosfatato, il trattamento favorisce la ritenzione di oli protettivi e lubrificanti, migliorando il comportamento tribologico dei componenti. La fosfatazione allo zinco viene impiegata in molteplici settori, tra cui l’automotive, la meccanica industriale e il settore energetico, su particolari di piccole o grandi dimensioni, lavorati sia a telaio che a rotobarile.

È particolarmente indicata come preparazione alla verniciatura o alla gommatura, oppure come trattamento anticorrosivo temporaneo o definitivo, anche in ambienti moderatamente aggressivi.

Trattamenti successivi

Dopo il trattamento di fosfatazione alo zinco, i pezzi possono essere sottoposti a verniciatura per ottenere una protezione aggiuntiva e un’estetica di alta qualità. Alfatech si avvale di una rete di partner qualificati per eseguire la verniciatura, gestendo direttamente la commessa.

CARATTERISTICHE RIPORTO

  • Strato microcristallino poroso, ideale per l’adesione di rivestimenti successivi
  • Colorazione grigio chiaro o grigio scuro in base alla composizione del substrato
  • Resistenza alla corrosione fino a 48 ore in nebbia salina (con oleatura)
  • Buona capacità di trattenere oli e lubrificanti
  • Possibilità di trattamento a telaio o a rotobarile in base alla geometria e dimensione dei pezzi

PESI E MISURE TRATTABILI

  • Dimensioni minime: pochi millimetri
  • Dimensioni massime cilindri: 1100 mm – ø 520 mm – peso 600 kg
  • Dimensioni massime parallelepipedi: 1100x520x800 mm – peso 600 kg

DETTAGLI TECNICI

Normativa di riferimento UNI EN ISO 9717:2017; ASTM F1137; DIN 50942; MIL DTL 16232; AMS03 11
Struttura dello strato Microcristallina, porosa, con cristalli aghiformi o prismatici
Colorazione Dal grigio chiaro al grigio scuro, influenzata dalla composizione del substrato
Resistenza alla corrosione 24–48 ore in nebbia salina secondo UNI ISO 9227, se oleato
Trattamenti finali disponibili Oleatura (per protezione anticorrosiva) o asciugatura a secco con passivazione
Applicabilità Adatta a componenti in ferro, acciaio al carbonio, acciaio legato e ghise
Modalità di lavorazione A telaio (statico) o a rotobarile (dinamico), in base alla geometria e alle dimensioni dei pezzi
Compatibilità con altri processi Ottima base per verniciatura, gommatura, teflonatura e applicazione di lubrificanti

Normativa di riferimento: UNI EN ISO 9717:2017; ASTM F1137; DIN 50942; MIL DTL 16232; AMS03 11
Struttura dello strato: Microcristallina, porosa, con cristalli aghiformi o prismatici
Colorazione: Dal grigio chiaro al grigio scuro, influenzata dalla composizione del substrato
Resistenza alla corrosione: 24–48 ore in nebbia salina secondo UNI ISO 9227, se oleato
Trattamenti finali disponibili: Oleatura (per protezione anticorrosiva) o asciugatura a secco con passivazione
Applicabilità: Adatta a componenti in ferro, acciaio al carbonio, acciaio legato e ghise
Modalità di lavorazione: A telaio (statico) o a rotobarile (dinamico), in base alla geometria e alle dimensioni dei pezzi
Compatibilità con altri processi: Ottima base per verniciatura, gommatura, teflonatura e applicazione di lubrificanti

SETTORI DI APPLICAZIONE

  • Industria Automobilistica (trattamento di componenti come telai, sospensioni, bulloneria e parti del motore per migliorarne la resistenza alla corrosione e l'adesione delle vernici)
  • Meccanica Generale e di Precisione (protezione di ingranaggi, alberi, viti e altri componenti meccanici soggetti a usura e necessitanti di lubrificazione)
  • Settore Energetico (applicazione su componenti metallici utilizzati in impianti elettrici e termici per garantirne la durabilità in ambienti aggressivi)
  • Industria Ferroviaria (trattamento di parti metalliche esposte a condizioni atmosferiche variabili per prevenire la corrosione)
  • Settore Edilizio (protezione di elementi strutturali in acciaio, come travi e supporti, per prolungarne la vita utile)
  • Industria Petrolchimica (preparazione di superfici metalliche per l'applicazione di rivestimenti protettivi in ambienti chimicamente aggressivi)
  • Settore Difesa e Aerospace (trattamento di telai, calotte, calandre, involucri e altri componenti)

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In questa sezione è possibile scaricare il PDF della specifica lavorazione.

FAQ

What is the difference between zinc phosphating and manganese phosphating?

Zinc phosphating is ideal for corrosion protection and as a base for paints, while manganese phosphating is suitable for anti-grazing and anti-wear applications.

Qual è la differenza tra fosfatazione allo zinco e quella al manganese?

La fosfatazione allo zinco è ideale per la protezione anticorrosiva e come base per vernici, mentre quella al manganese è indicata per applicazioni antigrippanti e antiusura.

La fosfatazione allo zinco protegge dalla corrosione?

Sì, lo strato fosfatato migliora la resistenza alla corrosione, soprattutto se combinato con un trattamento finale come l’oleatura o la verniciatura.

È possibile verniciare un pezzo dopo la fosfatazione allo zinco?

Assolutamente sì. La fosfatazione è spesso utilizzata proprio come pretrattamento per migliorare l’adesione della vernice alla superficie metallica.

Quali metalli possono essere sottoposti a fosfatazione allo zinco?

Principalmente acciai e ghise. Non è adatta ad alluminio, rame o leghe non ferrose.

È possibile applicare la fosfatazione anche su particolari molto piccoli o complessi?

Sì, il trattamento può essere eseguito sia a rotobarile (per pezzi piccoli e in grande quantità) sia a telaio (per particolari più grandi o delicati).

Che tipo di manutenzione richiede il rivestimento?

Nessuna manutenzione specifica è necessaria sullo strato fosfatato, ma la protezione nel tempo dipende anche dall’ambiente operativo e da eventuali rivestimenti successivi applicati.

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